Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi
In origine destinato al settore sud-est della decorazione dell’intradosso della cupola di Santa Maria del Fiore secondo il programma iconografico di Vincenzo Borghini, come indica la presenza dell’asino sulla sinistra , lo studio fu, in realtà, utilizzato per la trascrizione della scena nella parte inferiore della vela nord a causa di un fatale errore dovuto allo scambio dei cartoni fra gli accidiosi nel settore nord e gli iracondi nel settore sud-est: equivoco evidentemente imputabile alla complessità e ai frenetici ritmi di lavoro che Federico Zuccari ed équipe si trovarono ad affrontare, oppure alle frequenti assenze dai ponteggi da parte del maestro, che dovettero attenuarne la vigile supervisione dei lavori, o forse all’assenza di attributi distintivi che connotavano invece gli altri cinque peccati . L’errore avrebbe peraltro rischiato di stravolgere la coerenza del sistema dottrinario condizionando, inoltre, la lettura generale dell’impostazione iconografica borghininana. Si cercò, dunque, di porvi rimedio operando semplicemente una duplice sostituzione degli animali simboleggianti i due peccati (l’asino e l’orso), ridipinti maldestramente a secco con scarsa efficacia. Nonostante la presenza di abrasioni e lo sbiadimento degli inchiostri, nell’ampia scena qui illustrata è ancora pienamente apprezzabile l’abile orchestrazione di piani e personaggi, delineati in punta di penna su una lievissima traccia di pietra nera e modellati dal tratteggio parallelo e da agili tocchi di inchiostro bruno. Al grandioso effetto cromatico finale dell’antro roccioso preludono le ampie stesure di inchiostro diluito rosso e bruno, che ne segnano nettamente la sagoma lasciando invece intonso lo sfondo. Riconducibile al progetto iniziale del girone degli iracondi è lo studio per le anime risorte (GDSU, inv. 11060 F), ora situate nella parte superiore sinistra del settore degli accidiosi, mentre studi parziali per la versione originale dell’Accidia sono individuabili in due fogli degli Uffizi, le cui misure coincidono con quelle delle corrispondenti porzioni nel presente progetto: l'inv. 11051 F relativo alla dannata riversa in primo piano e l'inv. 11063 F, che prepara il gruppo continguo con un diavolo che afferra un accidioso per la gola (sugli altri studi destinati all’Inferno, riferibili in gran parte agli assistenti (cfr. Acidini Luchinat 1998-1999). Del disegno qui esposto sono note una replica autografa conservata al British Museum (inv. 1862-10-11-186 , un’ulteriore replica di pregevole fattura (inv. 14331) facente parte della serie di cinque scene infernali dell’Albertina a Vienna (Grafische Sammlung, inv. 14332-14335) , e una copia (inv. 1106) all’interno della serie della Galleria Estense di Modena (inv. 1105-1109) . (Cristiana Garofalo 2009; aggiornamento bibliografico e provenienza del foglio a cura di Isabella Stancari 2015)