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Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi

Scheda Catalogo "115 F"

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Scheda aggiornata al 25-03-2022
Opera 115 F
  • inv. 115 F
  • Finiguerra Maso (1426/ 1464)
  • Giovane uomo seduto che disegna
  • Categoria: Figura
  • Datazione: sec. XV
  • Tecnica e materia: penna e inchiostro, pennello e inchiostro diluito, biacca (carbonato basico di piombo), lievi tracce di pietra nera su carta parzialmente tinteggiata con colore rosso
  • Misure: 194 x 125 mm
  • Stemmi, emblemi, marchi: timbro a inchiostro di collezione: Reale Galleria degli Uffizi (Lugt 929) sul recto in basso a destra

Iscrizioni

  • autore ignoto quattrocentesco: "Voesere uno buono disegnatore - e vo [interrotto dal margine] / [di]ventare uno buono architettore", a penna sul recto lungo il margine inferiore
  • autore ignoto ottocentesco o novecentesco: "Scuola di / Ant[oni]o Pollaiuolo", a matita nera sul verso in alto
  • autore ignoto novecentesco: "115 F", a matita sul verso in basso a destra

Notizie storiche e critiche

Sappiamo che gli interessi collezionistici di Leopoldo de' Medici erano rivolti anche verso disegni più antichi del XVI secolo. Un simile atteggiamento era condiviso da Filippo Baldinucci, ordinatore della collezione del Cardinale e collezionista a sua volta. Per questo motivo nella raccolta dello storico fiorentino vi era anche uno studio di Maso Finiguerra, orafo fiorentino del XV secolo, la cui fama era ancora viva nella città toscana a circa un secolo dalla morte, quando Giorgio Vasari gli dedicava ampio spazio nelle 'Vite' . Tutti i disegni appartenenti al cosiddetto gruppo di Finiguerra, attualmente disseminati in varie collezioni e in diversi paesi, originariamente – come attestano le fonti – facevano parte di un insieme di quattordici volumi . Si trattava di una raccolta di studi prodotti dal maestro stesso, ma in parte anche dagli allievi, utilizzati nella bottega come repertorio di modelli. Tali taccuini erano probabilmente rimasti a Firenze nel Cinquecento, quando Vasari li vide e, come egli stesso riferisce nelle 'Vite', ne entrò in possesso . Si può supporre che una parte del nucleo finiguerresco degli Uffizi sia entrata nella collezione medicea nella seconda metà del Cinquecento, forse attraverso l'eredità di Vasari (vedi la scheda inv. 90 F), ma non è escluso che lo stesso Leopoldo abbia acquistato fogli dell'artista, anche se Baldinucci riferisce che il Principe mediceo ne "raccolse" diversi, non che li acquistò . Dagli inventari scaturiti dall'opera di Baldinucci risulta che la collezione del Cardinale Leopoldo annoverava diversi disegni assegnati a Finiguerra, oggi identificati con certezza, ma anche altri dello stesso artista, o di suoi allievi, sotto attribuzioni differenti . Nel caso dello studio in esame, raffigurante un apprendista di bottega che disegna, la prima notizia certa risale alla fine del Settecento, quando Giuseppe Pelli Bencivenni lo attribuiva a Masaccio. Dato che a quest'epoca nel volume Universale II, al cui interno si trovava il foglio, il numero complessivo di disegni di Masaccio era rimasto invariato rispetto al secolo precedente , possiamo supporre che il nostro diligente garzone fosse contenuto in questo libro già nell'ultimo quarto del Seicento. Il foglio inv. 115 F è considerato dalla maggior parte della critica autografo di Finiguerra, in virtù della sua alta qualità formale. Il contorno nettamente definito, elastico e flessuoso, è il portato della tecnica incisoria propria dell'orafo, ma è anche strettamente connesso alla funzione di modello rivestita dal disegno. Anche i delicati passaggi chiaroscurali rimandano alla cultura niellistica. Simili caratteristiche generali, insieme alle affinità con lo stile di Filippo Lippi, si ritrovano nella 'Pace' d'argento con l''Incoronazione della Vergine' (1452) oggi al Museo Nazionale del Bargello di Firenze . L'iscrizione sul recto, che, tuttavia, potrebbe essere leggermente posteriore (Melli 1995), pone l'accento sulla centralità del disegno, nella cui pratica Finiguerra era considerato un maestro secondo le concezioni artistiche fiorentine. Come si è accennato, alla fine del Seicento questo foglio era probabilmente assegnato a Masaccio. Del resto, lo stesso antico riferimento attributivo si ritrova anche nel caso di altri disegni degli Uffizi riconducibili all'ambito di Finiguerra . Tale attribuzione, dunque, riflette un orientamento della connoisseurship fiorentina tardoseicentesca, che trova una possibile spiegazione nella derivazione di alcuni disegni finiguerreschi da prototipi pittorici di Masaccio . Può essere interessante notare, quindi, che alle stesse date risale un'interpretazione in chiave mitologica della figura di Finiguerra facente capo a Baldinucci, il quale significativamente considera l'artista un allievo di Masaccio . (Raimondo Sassi 2017)

Mostre

  • Firenze 1986-1987
    Angelini A./ Bellosi L., Disegni Italiani del tempo di Donatello, catalogo mostra Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi 1986-1987, Firenze 1986, p. 101 n. 120, fig. 143 (scheda a cura di Angelini A.)
  • Vicenza 2005
    Beltramini G./ Burns H., Andrea Palladio e la villa veneta da Petrarca a Carlo Scarpa, catalogo mostra Vicenza, Museo Palladio Palazzo Burbaran da Porto 2005, Venezia 2005, pp. 292-293 n. 55 (scheda a cura di Burns H.)
  • Firenze 2011
    Faietti M., Figure, memorie, spazio. La grafica del Quattrocento appunti di teoria conoscenza e gusto, catalogo mostra Firenze, Gabinetto Disegno e Stampe degli Uffizi 2011, Firenze 2011, , ripr. a p. 16 fig. 2
  • Firenze 2017-2018
    Conticelli V./ Gennaioli R./ Sframeli M., Leopoldo de' Medici. Principe dei collezionisti, catalogo mostra Firenze, Gallerie degli Uffizi, Palazzo Pitti, Tesoro dei Granduchi 2017-2018, Firenze 2017, p. 486 n. 146 (scheda a cura di Sassi R.)

Bibliografia

  • Pelli Bencivenni G. [1775 - 1793] (GDSU, ms. 102)
    Pelli Bencivenni G., Catalogo dei disegni, [1775 - 1793] (GDSU, ms. 102), v. II ("Masaccio") v. Universale II n. 5
  • Ramirez di Montalvo A. 1849 (GDSU, Coll. n. 43)
    Ramirez di Montalvo A., Catalogo dei disegni scelti della R. Galleria di Firenze, 1849 (GDSU, Coll. n. 43), cassetta I n. 67
  • Lagrange L. 1862
    Lagrange L., Catalogue des Dessins des Maitres exposés dans la Galerie des Uffizi, à Florence, in Gazette des Beaux-Arts, XII, 1862, nn. 60-76
  • Ferri P. N. 1890
    Ferri P. N., Catalogo riassuntivo della Raccolta di disegni antichi e moderni posseduta dalla R. Galleria degli Uffizi compilato ora per la prima volta dal conservatore Pasquale Nerino Ferri, Roma, 1890, p. 113
  • Ferri P. N. 1895-1901 (GDSU, ms. coll. n. 72)
    Ferri P. N., Catalogo dei disegni cartoni e bozzetti esposti al pubblico nella R. Galleria degli Uffizi ed in altri Musei di Firenze compilato da Pasquale Nerino Ferri ispettore preposto al Gabinetto dei disegni e delle stampe nella detta Galleria, 1895-1901 (GDSU, ms. coll. n. 72), c. 18 v. cornice 37
  • Marle R. Van 1929
    Marle R. Van, The development of the Italian schools of painting. XI. The Renaissance painters of Florence in the 15th century, the second generation, The Hague, 1929, p. 428
  • Giglioli O. H. 1933
    Giglioli O. H., Maso Finiguerra, in , Miscellanea di storia dell’arte in onore di Igino Benvenuto Supino, a cura della "Rivista d’Arte", Firenze ,1933, p. 380
  • Hind A. M. 1938
    Hind A. M., Early Italian engravings, Part I. Florentine Engravings and Anonimous Prints of Other Schools, London, 1938, v. I.1 p. 314
  • Degenhart B./ Schmitt A. 1968
    Degenhart B./ Schmitt A., Corpus der Italienischen Zeichnungen 1300-1450 Sud und Mittelitalien, Berlin, 1968, v. I.2 pp. 603, 616 sotto il n. 620, fig. 905
  • Kubiak R. J. 1974
    Kubiak R. J., Maso Finiguerra, , 1974, Ph.D. dissertation, University of Virginia, pp. 102-103, p. 107 nota 10, p. 184
  • Petrioli Tofani A. 1991
    Petrioli Tofani A., Inventario. Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. Disegni di figura 1, Firenze, 1991, pp. 53-54, ripr. a p. 54
  • Elen A. J. 1995
    Elen A. J., Italian Late-Medieval and Renaissance Drawings-Books from Giovannino de’ Grassi to Palma Giovane. A codicological approach, Utrecht, 1995, p. 231
  • Melli L. 1995
    Melli L., Maso Finiguerra. I disegni, Firenze, 1995, p.25 nota 39, pp. 33, 40 nota 37, p. 41 nota 57, p. 42 nota 99, p. 81 n. 68, fig. 82
  • Tordella P.G. 2009
    Tordella P.G., La linea del disegno. Teoria e tecnica dal Trecento al Seicento, Milano, 2009, pp. 8-9, fig. 1
  • Whitaker L. 2012
    Whitaker L., The repetition of motifs in the work of Maso Finiguerra, Antonio Pollaiuolo and their collaborators, in Kwakkelstein M. W./ Melli L., From Pattern to Nature in Italian Renaissance Drawing: Pisanello to Leonardo (Atti del convegno internazionale di studi, Firenze 2011), Firenze ,2012, p. 154
  • Petrioli Tofani A. 2014
    Petrioli Tofani A., L'inventario settecentesco dei disegni degli Uffizi di Giuseppe Pelli Bencivenni. Trascrizione e commento, Firenze, 2014, v. I p. 490 n. 5
  • Vecce C. 2019
    Vecce C., I giorni di Leonardo: Santa Maria della Neve, in Barsanti R., Leonardo a Vinci. Alle origini del genio, catalogo mostra Vinci, Museo Leonardiano 2019, Firenze 2019, p. 159, fig. 2
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