Progetto Euploos

Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi

Scheda Catalogo "12170 F r."

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Scheda aggiornata al 26-07-2024
Opera 12170 F r. RECTO
  • inv. 12170 F r.
  • Tibaldi Pellegrino detto il Pellegrini (1527/ 1596)
  • Nettuno sul carro e schizzo separato per la stessa figura (per la 'Tempesta' nel Salone di Polifemo a Palazzo Poggi, Bologna)
  • Categoria: Figura
  • Datazione: sec. XVI
  • Tecnica e materia: pietra nera, penna e inchiostro, pennello e inchiostro diluito su carta
  • Misure: 242 x 298 mm
  • Filigrana: giglio inscritto in un cerchio
  • Stemmi, emblemi, marchi: timbro a inchiostro di collezione: Reale Galleria degli Uffizi (Lugt 929) in basso a destra
  • Schede correlate: 6376 F , 12170 F v. , 13217 F v. , 13217 F r.

Iscrizioni

  • H. Bodmer: "Tibaldi, per l'affresco nell'Università di Bologna / Bodmer", a matita sul vecchio montaggio

Notizie storiche e critiche

Prima di essere restituito a Pellegrino Tibaldi nella prima metà del secolo scorso , almeno dal Seicento il disegno era ritenuto un’opera di Giovanni Francesco Bezzi detto il Nosadella: il numero complessivo delle opere grafiche presenti sotto questo nome nella ‘Nota de’ disegni’ del 1687 (ASFi, Guard. Med. 779, ins. 9, cc. 995-1027) non muta infatti rispetto al catalogo redatto da Giuseppe Pelli Bencivenni alla fine del Settecento ([1775-1793], GDSU, ms. 102), nel quale si trova anche la descrizione di ogni singolo esemplare. Anche se il foglio è disegnato su entrambi i lati, la fonte settecentesca menziona solo il recto: “Nettuno Sedente in / un Trono, a penna, e acquerel/lo” (Pelli Bencivenni [1775 - 1793]). È probabile, infatti, che fosse controfondato almeno fino al 1966, quando il restauro in occasione della mostra dedicata a Perin del Vaga e alla sua cerchia permise di scoprire lo schizzo di un tritone e cavalli marini sul verso . L’antica attribuzione a Nosadella testimonia la difficoltà nel delineare il profilo del bolognese, sensibile interprete del gusto tibaldesco, ma allo stesso tempo artista assai originale; parallelamente, indica che si era presto persa cognizione del legame di entrambi lati del foglio con la decorazione al pian terreno di Palazzo Poggi a Bologna, ricondotta da tutte le fonti a Tibaldi. Il recto è uno studio alquanto rifinito per la figura di Nettuno nell’episodio della Tempesta, affrescato in un riquadro sulla volta del Salone di Polifemo: un rapido schizzo in basso a destra sembra riferirsi alla medesima figura, rappresentata in scala inferiore e con una variante nella posizione del braccio destro; grande attenzione è riservata anche alla descrizione del carro, riccamente ornato, su cui siede il dio del mare. Rispetto all’opera pittorica, nel disegno sono presenti differenze significative nella posa della parte alta del busto, delle braccia e della testa della divinità. Queste varianti conferiscono alla figura una connotazione psicologica diversa: Nettuno sembra infatti divincolarsi tormentato sul trono, mentre nella realizzazione finale, nonostante la posa ugualmente bizzarra, egli appare calmo, quasi indifferente a ciò che accade intorno a lui. Nello studio preparatorio si manifesta con forza la componente parodistica, da poema tragicomico, individuata da Giuliano Briganti (1945) negli affreschi delle due sale dedicate a Ulisse. Tuttavia, nonostante la vena grottesca tipica nella produzione di Tibaldi, il risultato è raffinato, tutt’altro che popolare . Sul verso, uno schizzo a penna raffigura un altro dettaglio della medesima scena, quello del tritone e dei cavalli marini in primo piano: se il disegno sul recto è uno studio di figura assai particolareggiato, qui l'artista ha fissato velocemente su carta l’idea della composizione, senza soffermarsi sui dettagli. Tibaldi ha quindi realizzato, sulle due facce dello stesso foglio, due disegni a prima vista molto distanti tra loro per grafia e finalità; entrambi, però, nella scelta della tecnica a penna e inchiostro e nel segno fluido e sciolto, documentano l’eredità di Perin del Vaga nello stile grafico dell’artista, messa in luce soprattutto dagli studi di Bernice Davidson (Firenze 1966). L’annosa questione relativa alla datazione degli interventi di Pellegrino Tibaldi in Palazzo Poggi sembra essere stata parzialmente risolta. Vittoria Romani ha infatti sottolineato che nel Salone di Polifemo il monogramma e lo stemma del committente, Giovanni Poggi, non sono accompagnati dal cappello cardinalizio ; una simile omissione sarebbe improbabile se al momento della decorazione Poggi avesse già ricevuto la nomina a cardinale: poiché essa giunse, per volontà di papa Giulio III, il 20 novembre 1551, tale termine cronologico funge da ante quem per la datazione degli affreschi e, di conseguenza, per i relativi studi preparatori. Nell’incertezza che ancora aleggia sull’attività giovanile di Tibaldi, gli affreschi e i disegni per il palazzo bolognese costituiscono dunque un punto fermo, tanto che il foglio in questione è stato spesso citato in letteratura come termine di confronto per l’attribuzione di altre opere grafiche all’artista. (C. Valli, L. Da Rin Bettina, marzo 2024)

Mostre

  • Firenze 1966
    Davidson B. F., Mostra di disegni di Perino del Vaga e della sua cerchia, catalogo mostra Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi 1966, Firenze 1966, pp. 66-67 n. 69, fig. 59 (scheda a cura di Davidson B. F.)
  • Firenze 1973
    Johnston C., Mostra di disegni bolognesi dal XVI al XVIII secolo, catalogo mostra Firenze, bibliografia specifica 1973, Firenze 1973, pp. 19-20 n. 3 (scheda a cura di Johnston C.)
  • Bologna 1984
    Emiliani A./ Spezzaferro L./ Cammarota G. , Bologna 1584. Gli esordi dei Carracci e gli affreschi di Palazzo Fava, catalogo mostra Bologna, Pinacoteca Nazionale 1984, Bologna 1984, p. 12 n. 10
  • Ferrara 1985
    Bentini J., Bastianino e la pittura a Ferrara nel secondo Cinquecento, catalogo mostra Ferrara, Palazzo dei Diamanti 1985, Bologna 1985, pp. 56-58 n. 32, ripr. a p. 57

Bibliografia

  • Baldinucci F. 1687 (ASFi, Guard. Med. 779, ins. 9, cc. 995-1027)
    Baldinucci F., Nota de' Libri de' disegni tanto grandi, che mezzani, con la distinzione di quanti ne sono attaccati per libro, avvertendo, che oltre a quelli che rimasero dopo la morte del Ser.mo Principe Card.le Leopoldo di Gloriosa Memoria, vi si comprendono quelli hauti di camera del Ser.mo Padrone per mano del Sig.r Falconieri in num.o di 193, e detta nota comincia secondo il num.o che son notati, e come stanno nell'armadio, 1687 (ASFi, Guard. Med. 779, ins. 9, cc. 995-1027), c. 1067 "Nusadella, al XV libro universale a c. 21 disegni 8"
  • Pelli Bencivenni G. [1775 - 1793] (GDSU, ms. 102)
    Pelli Bencivenni G., Catalogo dei disegni, [1775 - 1793] (GDSU, ms. 102), v. III ("Nusadella, Gio. Batt. Becci, detto") v. Universale XV n. 2
  • Bodmer H. 1939
    Bodmer H., Pellegrino Tibaldi, in , Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler von der Antike bis zur Gegenwart, begründet von Ulrich Thieme und Felix Becker, XXXIII,, ,1939, p. 130
  • Briganti G. 1945
    Briganti G., Il Manierismo e Pellegrino Tibaldi, Roma, 1945, p. 124
  • Firenze 1967
    Forlani Tempesti A./ Fossi Todorow M./ Gaeta G./ Petrioli A., Disegni italiani della collezione Santarelli sec. XV-XVIII, catalogo mostra Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi 1967, Firenze 1967, pp. 52-53
  • Barolsky P. 1969
    Barolsky P., A fresco decoration by Pellegrino Tibaldi, in Paragone, 237, 1969, p. 58 nota 5
  • Ottawa 1982
    Cazort M./ Johnston C., Bolognese drawings in north American collections: 1500 – 1800, catalogo mostra Ottawa, National Gallery of Canada 1982, Ottawa 1982, pp. 50-51 sotto il n. 10
  • Baltay C. 1985
    Baltay C., Pellegrino Tibaldi in Bologna and the Marches. Ph.D. Dissertation, New York University, , 1985, p. 37, fig. 36
  • Winkelmann J. 1986
    Winkelmann J., Pellegrino Tibaldi, in Fortunati Pietrantonio V., Pittura bolognese del '500, Bologna ,1986, p. 485
  • Di Giampaolo M. 1989
    Di Giampaolo M., Disegni emiliani del Rinascimento, Cinisello Balsamo, 1989, pp. 204-205 n. 97, ripr. a p. 205 (scheda a cura di Tanzi M.)
  • New York, NY 1994
    Griswold W. M./ Wolk-Simon L., Sixteenth-Century Italian Drawings in the New York Collections, catalogo mostra New York, NY, The Metropolitan Museum of Art 1994, New York 1994, pp. 13-15 nota 4
  • Romani V. 1995
    Romani V., Per un catalogo dei disegni di Pellegrino Tibaldi: una segnalazione, in Caproni A. M./ Ioly Zorattini P. C., Memor fui dierum antiquorum, Udine ,1995, p. 432
  • Petrioli Tofani A. 2014
    Petrioli Tofani A., L'inventario settecentesco dei disegni degli Uffizi di Giuseppe Pelli Bencivenni. Trascrizione e commento, Firenze, 2014, v. II p. 534 n. 2
  • Serra R. 2022
    Serra R., Musée du Louvre, département des Arts graphiques. Dessins bolonais du XVIe siècle, Paris/ Cinisello Balsamo (Mi), 2022, p. 212 sotto il n. 242 nota 7
  • Valli C. 2024
    Valli C., I disegni autografi di Pellegrino Tibaldi. Per un primo riordino del fondo al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi. Tesi di specializzazione in Beni storico-artistici, Università di Bologna, a.a. 2022/ 2023, , 2024, pp. 55-59
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