Progetto Euploos

Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi

Scheda Catalogo "1477 E"

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Scheda aggiornata al 17-04-2021
Opera 1477 E
  • inv. 1477 E
  • Sanzio Raffaello (1483/ 1520)
  • Testa di donna di profilo
  • Categoria: Esposti
  • Datazione: sec. XVI
  • Tecnica e materia: penna e inchiostro su carta
  • Misure: 264 x 188 mm
  • Filigrana: parte superiore di un'aquila (simile a Briquet 85 o 91)
  • Stemmi, emblemi, marchi: timbro a inchiostro di collezione: Reale Galleria degli Uffizi (Lugt 930)

Iscrizioni

  • autore ignoto di epoca antica: "Di Raffaello suo dela prima maniera", a penna sul verso in alto al centro
  • autore ignoto di epoca antica: "8", a matita nera sul verso in basso
  • autore ignoto: "1477 E", a matita sul verso in basso a destra

Notizie storiche e critiche

La ‘Testa di donna di profilo’, menzionata per la prima volta da Johann Passavant nel suo studio monografico su Raffaello (1839), viene tradizionalmente associata al volto, anch’esso di profilo, della figura della Maddalena riprodotta nel cartonetto inv. 538 E degli Uffizi che Sanzio eseguì intorno al 1507 per il dipinto della ‘Deposizione di Cristo’ della Galleria Borghese a Roma (inv. 369, link ) (Morelli 1893; Ferino Pagden in Firenze 1981-1982 e in Firenze 1984) . Sebbene non si riscontrino esatte corrispondenze tra i due disegni, è probabile che essi siano effettivamente da porre in relazione tra loro. Oltre a una vaga somiglianza fisionomica, unita a una certa vicinanza nello schema posturale della testa e delle spalle, il senso di cordoglio e profondo sconforto espresso dalla donna nel foglio in esame sembra infatti trovare contiguità nell’impeto di disperazione che muove la Maddalena nell’inv. 538 E. Da un confronto con i numerosi studi preparatori prodotti dall’Urbinate per la ‘Deposizione’ , con i quali tra l’altro il nostro disegno condivide stringenti analogie tecniche e stilistiche, non sembra però possibile ricostruire con esattezza la reale funzione dell’inv. 1477 E all’interno del processo ideativo volto alla progettazione dell’opera finale. Si può supporre che il foglio non fosse, nelle intenzioni dell’artista, un disegno direttamente preparatorio ma più probabilmente un modello utile come esempio da impiegare in una più articolata composizione (Herrmann Fiore 2010). Raffaello, forse con l’intenzione di amplificare il dinamismo della scena, modificò all’interno del dipinto la variante di profilo del volto della Maddalena in favore di una ripresa di tre quarti. Sembra lecito ipotizzare che a seguito di tale scelta, che dimostra un differente epilogo progettuale rispetto a quanto ideato in origine nei disegni inv. 538 E e inv. 1477 E, l’Urbinate abbia comunque conservato l’invenzione formulata nel nostro foglio applicandola alla donna posta all’estrema destra del dipinto e intenta a sorreggere lo svenimento della Vergine. Come nel disegno in esame, anche il personaggio della dolente nella ‘Pala Borghese’ assume infatti una posa del collo e della testa, unita a uno sguardo dolorosamente rivolto verso il basso, che richiama uno stato di sconforto interiore. Risulta ora interessante il confronto con una delle pie donne che Raffaello dipinse invece all’interno della grande tavola dell’‘Andata al Calvario’, eseguita nel 1517 per il monastero olivetano di Santa Maria dello Spasimo di Palermo (Madrid, Museo del Prado, P00298, link) . Calata in un contesto narrativo dai risvolti fortemente drammatici, la figura femminile alle spalle di Maria che osserva Cristo rovinare sotto la croce ricalca formalmente la gestualità del capo della donna osservata nella ‘Deposizione’. Senza necessariamente ipotizzare una diretta dipendenza dei personaggi appena individuati nei due dipinti con la ‘Testa di donna di profilo’ del nostro disegno, credo significativo sottolineare la consonanza di tali soluzioni formali elaborate da Sanzio per descrivere un particolare stato emotivo di afflizione e non rintracciabili in alcuna opera dell’Urbinate precedente l’inv. 1477 E. Lo schema compositivo del disegno degli Uffizi trae spunto, come osserva giustamente Kristina Herrmann Fiore (2010), da forme espressive di derivazione tipicamente classica, dove all’indagine di una interiorità travagliata si accompagna un senso di misurata gravità e compostezza. La studiosa propone, in via ipotetica, di identificare nella scultura ellenistica della cosiddetta ‘Trophós’ delle Gallerie degli Uffizi (inv. 296, link) – uno degli elementi che andrebbero a comporre il drammatico gruppo dei ‘Niobidi’ – il modello da cui Raffaello trasse ispirazione. L’ipotesi è suggestiva anche se non si può accettare pienamente dal momento che non vi sono notizie certe relative alla ‘Trophós’ antecedenti al 1583 . Indipendentemente da ciò il nostro disegno dimostra la straordinaria capacità dell’Urbinate di accogliere e rielaborare differenti alfabeti visivi, reinterpretando la classicità in chiave totalmente moderna. L’eccezionalità della ‘Testa di donna di profilo’ non riguarda solamente aspetti di natura ideativa ma coinvolge anche la sua sofisticata elaborazione tecnica. Durante il tirocinio fiorentino, iniziato tra il 1504 e il 1505 e conclusosi con la partenza per Roma nel 1508, Raffaello ebbe infatti modo di intraprendere un percorso di progressiva emancipazione dalla visione bidimensionale ancora suggestionata dalla formulazione marchigiana e umbra a favore di una concezione del disegno maggiormente volumetrica. La lunga permanenza nel capoluogo toscano, e i frequenti scambi con alcune delle più importanti personalità operanti in Italia in quell’epoca, quali ad esempio Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti e Fra’ Bartolommeo, permisero a Sanzio di accostarsi a linguaggi artistici e disegnativi assai raffinati. L’inv. 1477 E dimostra ad esempio un’esecuzione oramai pienamente consapevole dei più aggiornati impieghi della penna e inchiostro, “medium” grafico prediletto a Firenze in quegli anni. Attraverso un’ampia gamma di tratti di differenti spessori e di inchiostri dalle diverse intensità, seppure con grande parsimonia di linee, il disegno raggiunge risultati straordinariamente plastici che tendono ad amplificarsi soprattutto attorno al volto, laddove cioè il segno risulta più generoso e si espande con effetti pittorici e chiaroscurali. Secondo il parere di Pierluigi De Vecchi (De Vecchi/ Petrioli Tofani 1982), il foglio degli Uffizi è da ritenersi un ritratto di Atalanta Baglioni, la nobildonna che commissionò a Sanzio la ‘Deposizione di Cristo’ per destinarla alla cappella di famiglia nella chiesa perugina di San Francesco al Prato . Seppure non sia da escludere la possibilità di una ripresa dal vero, tale ipotesi non sembra però comprovata da alcun riscontro attendibile, tanto quanto l’eventualità, suggerita da Herrmann Fiore (2010), di individuare nell’opera l’effige di Zenobia Sforza, ovvero la giovane consorte del figlio di Atalanta, Grifonetto Baglioni. (Michele Grasso 2016)

Mostre

  • Firenze 1911
    Catalogo dei ritratti eseguiti in disegno ed in incisione da artisti italiani fioriti dal sec. XV alla prima metà del sec. XIX esposti nella R. Galleria degli Uffizi, catalogo mostra Firenze, Galleria degli Uffizi 1911, Firenze 1911, p. 36 cornice 489
  • London 1930
    Exhibition of Italian Art 1200-1900, catalogo mostra London, Burlington House/ Royal Academy of Arts 1930, London 1930, p. 254 n. 487
  • Firenze 1960
    Sinibaldi G., Mostra di disegni dei grandi maestri, catalogo mostra Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi 1960, Firenze 1960, p. 13 n. 64 (scheda a cura di Sinibaldi G.)
  • Firenze 1980
    Forlani Tempesti A./ Gaeta Bertelà G./ Petrioli Tofani A., Firenze e la Toscana dei Medici nell'Europa del Cinquecento. Il primato del Disegno, catalogo mostra Firenze, Palazzo Strozzi 1980, Milano 1980, p. 184 n. 483 (scheda a cura di Forlani Tempesti A.)
  • Firenze 1982-1983
    Ferino Pagden S., Disegni umbri del Rinascimento da Perugino a Raffaello, catalogo mostra Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi 1982-1983, Firenze 1982, p. 108 n. 62, fig. 79 (scheda a cura di Ferino Pagden S.)
  • Firenze 1984
    Comitato nazionale per le celebrazioni del quinto centenario della nascita di Raffaello, Raffaello a Firenze. Dipinti e disegni delle collezioni fiorentine, catalogo mostra Firenze, Palazzo Pitti 1984, Milano 1984, p. 330 n. 26, fig. 86 (scheda a cura di Ferino Pagden S.)
  • Roma 2015-2016
    Faietti M., Raffaello Parmigianino Barocci. Metafore dello sguardo, catalogo mostra Roma, Musei Capitolini 2015-2016, Roma 2015, p. 257 n. II.37, ripr. a p. 257 (scheda a cura di Grasso M.)
  • Moskva 2016
    Faietti M./ Markova V./ Schmidt E. D., Raffaello 'la poesia del volto'. Opere dalle Gallerie degli Uffizi e da altre collezioni italiane, catalogo mostra Moskva, Museo Statale di Belle Arti A. S. Puŝkin 2016, Moskva 2016, pp. 160-163 n. X, ripr. a p. 161 (scheda a cura di Grasso M. )
  • Roma 2020
    Faietti M. et al. , Raffaello 1520-1483 , catalogo mostra Roma, Scuderie del Quirinale 2020, Milano 2020, p. 459 n. X.11, ripr. a p. 446 (scheda a cura di Sassi R.)

Bibliografia

  • Passavant J. D. 1839
    Passavant J. D., Rafael von Urbino und sein Vater Giovanni Santi, Leipzig, 1839, v. II p. 488 n. 140
  • Ramirez di Montalvo A. 1849 (GDSU, Coll. n. 43)
    Ramirez di Montalvo A., Catalogo dei disegni scelti della R. Galleria di Firenze, 1849 (GDSU, Coll. n. 43), cassetta II n. 43
  • Passavant J. D. 1860
    Passavant J. D., Raphael d'Urbin et son père Giovanni Santi, Paris, 1860, v. II p. 423 n. 138
  • Ruland K. 1876
    Ruland K., The works of Raphael Santi da Urbino as represented in the Raphael collection in the Royal Library at Windsor Castle formed by H. R. H. the Prince Consort, 1853-1861 and completed by Her Majesty Queen Victoria, Weimar, 1876, p. 332 n. XVI
  • Ferri P. N. 1881
    Ferri P. N., Catalogo dei disegni esposti al pubblico nel corridoio del Ponte Vecchio nella R. Galleria degli Uffizi con l'indice dei nomi degli Artefici, Firenze, 1881, p. 75 cornice 494 n. 1477
  • Koopmann W. 1887
    Koopmann W., Raffaels Federzeichnungen zur "Grablegung", in Zeitschrift für Bildende kunst, XXII, 1887, p. 217, fig. 4
  • Ferri P. N. 1890
    Ferri P. N., Catalogo riassuntivo della Raccolta di disegni antichi e moderni posseduta dalla R. Galleria degli Uffizi compilato ora per la prima volta dal conservatore Pasquale Nerino Ferri, Roma, 1890, p. 205
  • Koopmann W. 1890
    Koopmann W., Raffael-Studien mit besonderer Berücksichtigung der Handzeichnungen des Meisters, Marburg, 1890, p. 66
  • Morelli G. 1893
    Morelli G., Kunstkritische Studien über italienische Malerei. Die Galerie zu Berlin, Leipzig, 1893, p. 300
  • Ferri P. N. 1895-1901 (GDSU, ms. coll. n. 72)
    Ferri P. N., Catalogo dei disegni cartoni e bozzetti esposti al pubblico nella R. Galleria degli Uffizi ed in altri Musei di Firenze compilato da Pasquale Nerino Ferri ispettore preposto al Gabinetto dei disegni e delle stampe nella detta Galleria, 1895-1901 (GDSU, ms. coll. n. 72), cornice 263 n. 1477
  • Schönbrunner J./ Meder J. 1896
    Schönbrunner J./ Meder J., Handzeichnungen alter Meister aus der Albertina und anderen Sammlungen, Wien, 1896, n. 82
  • Fischel O. 1898
    Fischel O., Raphaels Zeichnungen. Versuch einer Kritik der bisher Veröffentlichten Blätter, Strassburg, 1898, p. 45 n. 94
  • Frizzoni G. 1908
    Frizzoni G., Diverse opere d'arte evocate da una nota illustrazione di disegni, in L'Arte, XI, 1908, pp. 169-170, fig. 8
  • Frizzoni G. 1914
    Frizzoni G., I disegni della R. Galleria degli Uffizi, 1912-1921. Disegni di Raffaello. Serie III fasc. II, Firenze, 1914, p. 2 n. 3
  • Venturi A. 1920
    Venturi A., Raffaello, Roma, 1920, p. 127, fig. 47
  • Fischel O. 1923
    Fischel O., Raphaels Zeichnungen. IV, Berlin, 1923, p. 193 n. 176
  • Venturi A. 1926
    Venturi A., Storia dell'arte italiana. IX.2. La pittura del Cinquecento, Milano, 1926, p. 135, fig. 62
  • London 1930
    Popham A. E., Italian drawings exhibited at the Royal Academy, Burlington House, London, catalogo mostra London, Royal Academy of Arts/ Burlington House 1930, London 1931, p. 36 n. 128, tav. CIX
  • Forlani Tempesti A. 1968
    Forlani Tempesti A., I disegni, in Salmi M., Raffaello. L’opera, le fonti, la fortuna, Novara ,1968, pp. 347-348, fig. 56
  • Dussler L. 1971
    Dussler L., Raphael. A critical catalogue of his pictures, wallpaintings and tapestries, London/ New York, 1971, p. 24
  • Siblík J. 1975
    Siblík J., Raphaël. Dessins, Paris, 1975, , fig. 20
  • De Vecchi P./ Petrioli Tofani A. 1982
    De Vecchi P./ Petrioli Tofani A., I disegni di Raffaello nel Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Milano, 1982, pp. 26-27, 123-125 n. 11
  • Joannides P. 1983
    Joannides P., The Drawings of Raphael with a Complete Catalogue, Oxford, 1983, p. 166 n. 136
  • Knab E./ Mitsch E./ Oberhuber K. 1983
    Knab E./ Mitsch E./ Oberhuber K., Raffaello. I disegni, Firenze, 1983, p. 600 n. 205
  • Petrioli Tofani A. 1987
    Petrioli Tofani A., Inventario. Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. Disegni esposti 2, Firenze, 1987, p. 615 n. 1477 E
  • Meyer zur Capellen J. 2001
    Meyer zur Capellen J., Raphael a Critical Catalogue of His Paintings. I. The Beginnings in Umbria and Florence ca. 1500-1508, Landshut, 2001, p. 240 n. 31 A/I.19
  • Oberhuber K. 2001
    Oberhuber K., La vision de la femme chez Raphaël, in Nitti P./ Restellini M./ Strinati C., Raphaël: Grâce et Beauté, catalogo mostra Paris, Musée du Luxembourg 2001-2002, Milano 2001, p. 43
  • Herrmann Fiore K. 2010
    Herrmann Fiore K., La 'Deposizione' di Raffaello. Il restauro e una nuova lettura, in Herrmann Fiore K., La 'Deposizione' in Galleria Borghese. Il restauro e studi storico-artistici, Milano ,2010, pp. 138-140, fig. 57
  • Petrioli Tofani A. 2014
    Petrioli Tofani A., L'inventario settecentesco dei disegni degli Uffizi di Giuseppe Pelli Bencivenni. Trascrizione e commento, Firenze, 2014, v. I p. 363 sotto il n. 1
  • Grasso M. 2015
    Grasso M., Modelli di Raffaello per il Parmigianino e Barocci, in Faietti M., Raffaello Parmigianino Barocci. Metafore dello sguardo, catalogo mostra Roma, Musei Capitolini 2015-2016, Roma 2015, p. 196
  • Roma 2020
    Faietti M. et al., Raphael 1520-1483, catalogo mostra Roma, Scuderie del Quirinale 2020, Milano 2020, pp. 458-459 n. X.11, ripr. a p. 446 (scheda a cura di Sassi R.)
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