Progetto Euploos

Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi

Scheda Catalogo "289 E"

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Scheda aggiornata al 28-09-2023
Opera 289 E
  • inv. 289 E
  • Bigordi Domenico detto Ghirlandaio (1449/ 1494)
  • Giovane donna che versa acqua da una brocca in un bacile poggiato a terra
  • Tecnica e materia: penna e inchiostro su carta
  • Misure: 219 x 168 mm
  • Filigrana: due martelli incrociati in un ovale (simile a Briquet 11636 o 11637)
  • Stemmi, emblemi, marchi: timbro a inchiostro di collezione: Reale Galleria degli Uffizi (Lugt 930) sul recto in basso a sinistra

Iscrizioni

  • autore ignoto quattro-cinquecentesco: "F. giovani egondo", a penna sul recto in basso a sinistra

Notizie storiche e critiche

Il foglio era anticamente attribuito a Mantegna, e sotto questo nome era probabilmente entrato nella collezione del cardinale Leopoldo de' Medici (1617-1675). Ciò si può dedurre dal fatto che il numero complessivo dei disegni ascritti all'artista padovano facenti parte del Volume III dei Piccoli, ventidue in tutto, non muta nel periodo compreso tra l'inventario stilato dopo la morte del cardinale nel 1687 (Baldinucci 1687, ASF, Guard. Med. 779, ins. 9) e la fine del Settecento, quando Giuseppe Pelli Bencivenni finalmente ci fornisce una descrizione di ciascuno di essi (Catalogo dei disegni 1775 - 1793, GDSU, ms. 102; cfr. Petrioli Tofani 2014). Il trasferimento a Domenico Ghirlandaio, confortato dal riconoscimento della funzione preparatoria, è stato compiuto da Léon Lagrange (1862) e in seguito l'attribuzione è stata sempre confermata. Il disegno, come accennato, prepara il personaggio della fantesca che versa acqua da una brocca nell'affresco della 'Nascita della Vergine' nella cappella maggiore di Santa Maria Novella a Firenze. La figura in esame è chiaramente connotata all'antica secondo il sistema di riferimenti linguistici in uso nell'arte fiorentina di questo periodo, anche se non è possibile collegarla con certezza a un'opera in particolare della scultura classica o ellenistica . A tal proposito Agata A. Chrzanowska ha recentemente indicato una possibile derivazione della servente dell’affresco di Santa Maria Novella dall’iconografia classica delle ninfe nel loro ruolo di levatrici, attraverso la mediazione, forse, anche di fonti figurative dell’arte cristiana, segnalando in particolare il sarcofago appartenuto in antico alla famiglia fiorentina dei Peruzzi e oggi a Woburn, Abbey Collection, nel quale due di queste divinità pagane sono rappresentate nell’atto di versare acqua in un grande vaso e lavare il piccolo Dioniso appena nato . Per quanto tale esempio rientri nel sistema di riferimenti disponibili nel contesto culturale nel quale si colloca la genesi del personaggio della fantesca della ‘Nascita della Vergine’, si deve al contempo rilevare che le due ninfe seminude raffigurate sul sarcofago richiamato da Chrzanowska difficilmente possono essere considerate il modello diretto del Ghirlandaio nell’ideazione del personaggio femminile in esame, dato che presentano pose assai differenti e, in particolare, quella colta in un atteggiamento in parte simile di versare acqua in un vaso è addirittura raffigurata di schiena . Si deve notare, che il tipo di figura femminile in movimento che caratterizza la ‘Nascita della Vergine’, scattante in un passo quasi di danza, si ritrova nella Salomè dipinta dall’artista in un'altra scena dello stesso ciclo di affreschi, seppure in questo caso con movenze più aggraziate. Entrambe, poi, richiamano alla memoria la Salomè dipinta più di quarant'anni prima da Filippo Lippi nel duomo di Prato, dove è raffigurata la medesima scena del 'Banchetto di Erode'. Nella posa della fanciulla pratese, propriamente danzante, potrebbe celarsi, come mi aveva fatto notare Marzia Faietti, la vera fonte d'ispirazione, di fatto quattrocentesca, di questo particolare tipo all'antica, nonostante alcune significative variazioni nelle tre versioni citate. La servente della 'Nascita della Vergine' si direbbe più tornita rispetto alla danzatrice realizzata dal Ghirlandaio stesso nel 'Banchetto di Erode', e appare diversa anche dal prototipo pratese nella parte alta del corpo e nell'inclinazione del capo. Essa, pertanto, costituisce una rielaborazione ormai pienamente autonoma di quel modello, di cui, oltre all'atteggiamento come bloccato delle gambe, riprende soprattutto l'idea di suggerire un moto che si propaga dall'interno della figura . D'altro canto, il gesto di versare acqua in un bacile da una brocca, più che modelli classici, che pure, come si è detto, sono certamente evocati, richiama l'iconografia della Temperanza, tramandata fino al Quattrocento dall'arte tardogotica e attestata, per esempio, nella tradizione dei tarocchi . Del resto, la stessa Chrzanowska, a proposito di un’altra servente raffigurata dal Ghirlandaio nella scena della ‘Nascita di san Giovanni Battista’ sempre nella cappella Tornabuoni, ha notato come questa figura femminile in movimento con panneggio svolazzante intenda richiamare il tipo donatelliano della ‘Dovizia’ nel gesto di portare un piatto di frutta sulla testa e nel modo di incedere, a riprova della volontà dell’artista di attualizzare il prototipi classici attraverso il filtro di modelli formali più vicini nel tempo e, pertanto, facilmente riconoscibili dal pubblico . Tecnica e stile, del resto, caratterizzati da un fitto tratteggio incrociato a penna, lasciano trasparire nel disegno degli Uffizi una profonda consapevolezza e un uso funzionale dei mezzi espressivi. Il Ghirlandaio attinge dalle stampe nordiche, come quelle del maestro E.S., il modo di rendere la tridimensionalità dei corpi mediante una vasta gamma di gradazioni nei trapassi di luce e ombra, allo scopo di riprodurre il senso del volume caratteristico delle statue antiche. Appare significativa, dunque, alla luce di quanto detto in precedenza, la programmatica applicazione da parte dell'artista di questo sistema di costruzione della tridimensionalità allo studio di una figura isolata e all'antica . (Raimondo Sassi 2011 e aggiornamenti settembre 2023)

Mostre

  • Nottingham/ London 1983
    Ames-Lewis F./ Wright J., Drawing in the Italian Renaissance Workshop, catalogo mostra Nottingham/ London, Nottingham, University/ Nottingham, Art Gallery/ London, Victoria and Albert Museum 1983, Westerham 1983, p. 260 sotto il n. 56, ripr. a p. 261 (scheda a cura di Ames-Lewis F./ Wright J.)
  • Firenze 1984
    Sisi C., Michelangelo e i maestri del Quattrocento, catalogo mostra Firenze, Casa Buonarroti 1984, Firenze 1985, fuori catalogo
  • Firenze 1992
    Petrioli Tofani A., Il disegno fiorentino del tempo di Lorenzo il Magnifico, catalogo mostra Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi/ Sale Ex Archivio 1992, Milano 1992, pp. 76-77 n. 2.31, fig. 2.31 (scheda a cura di Bartoli R.)
  • Roma 2000
    Morello G./ Petrioli Tofani A., Sandro Botticelli. Pittore della Divina Commedia, catalogo mostra Roma, Scuderie Papali al Quirinale 2000, Milano 2000, v. I p. 205 n. 5.25, ripr. a p. 205 (scheda a cura di Bartoli R.)
  • London 2010
    Chapman H./ Faietti M., Fra Angelico to Leonardo. Italian Renaissance drawings, catalogo mostra London, British Museum, Department of Prints and Drawings 2010, London 2010, pp. 222-223 n. 58, ripr. a p. 223 (scheda a cura di Sassi R.)
  • Firenze 2011
    Chapman H./ Faietti M., Figure, memorie, spazio. Disegni da Fra' Angelico a Leonardo, catalogo mostra Firenze, Galleria degli Uffizi, Gabinetto Disegni e Stampe, Sala delle Reali Poste 2011, Firenze 2011, pp. 222-223 n. 58, ripr. a p. 223 (scheda a cura di Sassi R.)
  • Minneapolis 2022-2023
    Frosinini C./ McGarry R., Botticelli and Renaissance Florence. Masterworks from the Uffizi, catalogo mostra Minneapolis, The Minneapolis Institute of Art 2022-2023, Minneapolis 2022, pp. 102-103 n. 14, ripr. a p. 103 (scheda a cura di McGarry R.)

Bibliografia

  • Baldinucci F. 1687 (ASFi, Guard. Med. 779, ins. 9, cc. 995-1027)
    Baldinucci F., Nota de' Libri de' disegni tanto grandi, che mezzani, con la distinzione di quanti ne sono attaccati per libro, avvertendo, che oltre a quelli che rimasero dopo la morte del Ser.mo Principe Card.le Leopoldo di Gloriosa Memoria, vi si comprendono quelli hauti di camera del Ser.mo Padrone per mano del Sig.r Falconieri in num.o di 193, e detta nota comincia secondo il num.o che son notati, e come stanno nell'armadio, 1687 (ASFi, Guard. Med. 779, ins. 9, cc. 995-1027), c. 996 r. “Libri Particolari mezzani […], 3°, Mantegna […] disegni 22”, c. 1015 r. “Mantegna al quinto libro Universale a c. 4, disegni 12”
  • Pelli Bencivenni G. [1775 - 1793] (GDSU, ms. 102)
    Pelli Bencivenni G., Catalogo dei disegni, [1775 - 1793] (GDSU, ms. 102), v. II "Mantegna Andrea" v. III dei Piccoli n. 9
  • Lagrange L. 1862
    Lagrange L., Catalogue des Dessins des Maitres exposés dans la Galerie des Uffizi, à Florence, in Gazette des Beaux-Arts, XII, 1862, p. 546 n. 183
  • Ferri P. N. 1881
    Ferri P. N., Catalogo dei disegni esposti al pubblico nel corridoio del Ponte Vecchio nella R. Galleria degli Uffizi con l'indice dei nomi degli Artefici, Firenze, 1881, p. 19 cornice 67
  • Ferri P. N. 1890
    Ferri P. N., Catalogo riassuntivo della Raccolta di disegni antichi e moderni posseduta dalla R. Galleria degli Uffizi compilato ora per la prima volta dal conservatore Pasquale Nerino Ferri, Roma, 1890, p. 80
  • Morelli G. 1893
    Morelli G., Kunstkritische Studien über italienische Malerei. Die Galerie zu Berlin, Leipzig, 1893, p. 19, fig. 64
  • Ferri P. N. 1895-1901 (GDSU, coll. n. 72)
    Ferri P. N., Catalogo dei disegni cartoni e bozzetti esposti al pubblico nella R. Galleria degli Uffizi ed in altri Musei di Firenze compilato da Pasquale Nerino Ferri ispettore preposto al Gabinetto dei disegni e delle stampe nella detta Galleria, 1895-1901 (GDSU, coll. n. 72), c. 24 v. cornice 61 n. 339
  • Jacobsen E. 1898
    Jacobsen E., Die Handzeichnungen der "Uffizien" in ihren Beziehungen zu Gemälden, Sculpturen und Gebäuden in Florenz, in Repertorium für Kunstwissenschaft, XXI, 4, 1898, p. 18 n. 174
  • Berenson B. 1903
    Berenson B., The drawings of the Florentine painters classified criticised and studied as documents in the history and appreciation of Tuscan art with a copiouscatalogue raisonné, London, 1903, v. II p. 46 n. 869
  • Davies G. S. 1909
    Davies G. S., Ghirlandaio, London, 1909, p. 142
  • Ferri P. N. 1917
    Ferri P. N., I disegni della R. Galleria degli Uffizi, 1912-1921. Disegni di Scuola Fiorentina (secoli XV e XVI). Serie IV, fasc. I, Firenze, 1917, n. 3
  • Berenson B. 1938
    Berenson B., The drawings of the Florentine painters, Chicago, 1938, v. II p. 91 n. 869
  • Lauts J. 1943
    Lauts J., Domenico Ghirlandaio, Wien, 1943, p. 32, fig. 64
  • Berenson B. 1961
    Berenson B., I disegni dei pittori fiorentini, Milano, 1961, v. II p. 163 n. 869
  • Ames-Lewis F. 1981
    Ames-Lewis F., Drawing in the Early Renaissance Italy, New Haven/ London, 1981, p. 152
  • Knab E. 1983
    Knab E., La nascita del disegno autonomo e gli esordi di Raffaello, in Knab E./ Mitsch E./ Oberhuber K., Raffaello. I disegni, Firenze ,1983, p. 41, fig. 44
  • Mitsch E. 1983
    Mitsch E., Il periodo fiorentino e i primi anni romani, in Knab E./ Mitsch E./ Oberhuber K., Raffaello. I disegni, Firenze ,1983, p. 92
  • Petrioli Tofani A. 1986
    Petrioli Tofani A., Inventario. Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. Disegni esposti 1, Firenze, 1986, p. 128, ripr. a p. 128
  • Bambach Cappel C. 1990
    Bambach Cappel C., Recensione di M. Hirst, 'Michelangelo and his Drawings', in The Art Bulletin, LXXII, 1990, p. 496
  • Wiemers M. 1996
    Wiemers M., Bildform und Werkgenese. Studien zur zeichnerischen Bildvorbereitung in der italienischen Malerei zwischen 1450 und 1490, München, 1996, pp. 200-201
  • Cadogan J. K. 2000
    Cadogan J. K., Domenico Ghirlandaio. Artist and Artisan, New Haven/ London, 2000, p. 294 n. 83, fig. 271
  • Kecks R. G. 2000
    Kecks R. G., Domenico Ghirlandaio und die Malerei der Florentiner Renaissance, München, 2000, p. 153
  • Faietti M. 2006/2007 [2009]
    Faietti M., Perugino disegnatore nel fondo storico degli Uffizi, in Proporzioni, 7/8, 2006/2007 [2009], p. 182, fig. 225
  • Dalli Regoli G. 2007
    Dalli Regoli G., La Fuggitiva: "Una Giovane donna in fuga": problemi intorno a un disegno fiorentino del '400, in Critica d'arte, LXIX, 29-31, 2007, pp. 21-59
  • Faietti M. 2008 [2010]
    Faietti M., Disegni italiani a penna del Quattrocento: forme e significati, in Faietti M./ Melli L./ Nova A., Le tecniche del disegno rinascimentale: dai materiali allo stile, Firenze ,2008 [2010], pp. 62, 71 n. 61
  • Chapman H. 2010
    Chapman H., Introduction, in Chapman H./ Faietti M., Fra Angelico to Leonardo. Italian Renaissance drawings, catalogo mostra London, British Museum, Department of Prints and Drawings 2010, London 2010, pp. 31, 46
  • Chapman H. 2011
    Chapman H., Il disegno italiano del Quattrocento, in Chapman H./ Faietti M., Figure, memorie, spazio. Disegni da Fra' Angelico a Leonardo, catalogo mostra Firenze, Galleria degli Uffizi, Gabinetto Disegni e Stampe, Sala delle Reali Poste 2011, Firenze 2011, pp. 31, 46
  • Faietti M. 2014
    Faietti M., Disegni italiani a penna del Quattrocento. Forme e significati, in Guido Strazza, Accademia Nazionale di San Luca Quaderni della didattica, Segno/Colore: arte, architettura, scienza, moda, Roma ,2014, p. 59 nota 61, fig. 15
  • Petrioli Tofani A. 2014
    Petrioli Tofani A., L'inventario settecentesco dei disegni degli Uffizi di Giuseppe Pelli Bencivenni. Trascrizione e commento, Firenze, 2014, v. I p. 477 n. 9
  • Didi-Huberman G. 2015
    Didi-Huberman G., Ninfa fluida. Essai sur le drapé-désir, Paris, 2015, p. 60, fig. 27
  • Cerboni Baiardi A. 2017
    Cerboni Baiardi A., Il difficile destino del "maestro di Raffaello". Qualche esempio per il disegno, in Cleri B./ Procaccini M. , Il Perugino nella Marca 1488-1497. Atti della giornata di studi internazionali. Urbino, 26 ottobre 2016, Urbino ,2017, p. 128, fig. 28
  • Budapest 2019
    Kárpáti Z. , Triumph of the Body: Michelangelo and Sixteenth-Century Italian Draughtsmanship , catalogo mostra Budapest, Museum of Fine Arts 2019, Budapest 2019, p. 53 , fig. 19
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