Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi
Sebbene il disegno non sia riconducibile a nessuna opera nota di Bandinelli, appare plausibile ascrivere la sua esecuzione agli anni giovanili; incerto è, infatti, il rapporto che le figure instaurano con gli altri personaggi della scena e con lo spazio circostante. Secondo Roger Ward (in Firenze 2014) il foglio potrebbe essere stato realizzato da Bandinelli intorno al 1518, ovvero quando l’artista si trovava a Loreto per scolpire il rilievo con la ‘Nascita della Vergine’ che orna il rivestimento marmoreo della Santa Casa (cfr. scheda dell’inv. 710 E, link). Per lo studioso, Bandinelli potrebbe aver realizzato il disegno nella speranza di ricevere la commissione anche dell’‘Adorazione dei pastori’, scena già prevista nel programma iconografico e che non era stata ancora assegnata. Come in altre opere di quel periodo si rintracciano nel foglio, e in particolare nella posa della Vergine distesa a terra, chiari riferimenti a esempi figurativi dell’arte toscana. A mio avviso, però, le prove grafiche realizzate durante il soggiorno marchigiano appaiono stilisticamente e formalmente più mature rispetto al nostro foglio . Inoltre, i toni arcaici della composizione non risultano compatibili con il linguaggio più moderno adottato nelle scene dell’Ornamento, che nel disegno non è ravvisabile. Si potrebbe dunque far risalire la sua esecuzione a un momento antecedente rispetto al soggiorno lauretano, quando il giovane Baccio – come ci tramanda Giorgio Vasari – studiava e copiava le opere dei maestri fiorentini. (Roberta Aliventi, 2022)